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Lunedi, 29 aprile 2024   


 AGR/01 - Economia ed estimo rurale
Il settore raggruppa i temi di ricerca inerenti agli aspetti economici, politici, gestionali ed estimativi della produzione, trasformazione, distribuzione, mercato e consumo dei prodotti del settore primario (agricoltura, selvicoltura e pesca) e delle agro-biotecnologie, ai loro rapporti con le altre componenti del sistema socioeconomico e ambientale e agli aspetti economici della valutazione di impatto ambientale. Le competenze formative del settore comprendono l'economia e la politica agraria, montana, forestale e agroindustriale a livello di territorio rurale e delle sue risorse, delle aziende e dei mezzi tecnici impiegati, ivi comprese le agrobiotecnologie, gli aspetti economici della pianificazione e gestione del territorio e dell'ambiente rurale, le interazioni tra sistemi agricoli e sviluppo economico, l'estimo rurale e ambientale.
n. docenti afferenti:1

Aree tematiche

  1. Economia ed Estimo Rurale
    Il settore scientifico disciplinare Economia ed Estimo Rurale (AGR/01) ha avviato studi e progetti, anche innovativi, di analisi e di valutazione delle risorse del territorio rurale, finalizzati all’elaborazione ed all’adozione di schemi di politiche integrate agroambientali, privilegiando le relazioni tra sistemi agroforestali ed ambiente ed i metodi di tutela, fruizione e conservazione delle risorse naturali, del paesaggio rurale e degli agro-ecosistemi, gli strumenti di valutazione economica delle risorse ambientali a supporto delle decisioni pubbliche, le tecniche di marketing agro-ambientale e webmarketing, finalizzate alla valorizzazione di “giacimenti” paesaggistico-culturali-agro-alimentari. In particolare, sono stati analizzati gli strumenti dell’azione pubblica a sostegno della valorizzazione dello spazio rurale e del paesaggio in Calabria, soprattutto nell’ambito della programmazione promossa dall’Unione Europea per le aree rurali (P.O.R. e P.S.R.). Nell’ambito di questo filone di ricerca, è stato finanziato il PRIN (2003-2005), dal titolo “Gli Interventi Paesaggistico-Ambientali nelle Politiche Regionali di Sviluppo Rurale”, in cui l’Unità di Ricerca di Reggio Calabria ha partecipato con il programma “Le politiche ambientali e la valutazione del paesaggio rurale in Calabria” (in collaborazione con il DISEAE dell’Università degli Studi di Catania). La ricerca ha permesso di valutare l’applicazione del Programma Territoriale Ambientale della Calabria (Reg. CE n. 2078/92) e del P.S.R. Calabria (in attuazione del Reg. CE n. 1257/99), con particolare riferimento alle misure dirette alla salvaguardia del paesaggio rurale e, in modo specifico, alla tutela di due specifici contesti calabresi: la Costa Viola (RC) e la Riviera dei Cedri (CS), da un lato, e di eseguire la valutazione economica del paesaggio agrario della Costa Viola, mediante il metodo monetario di valutazione contingente (CVM), che rappresenta la prima applicazione nella regione. E’ stato così possibile pervenire ad una stima del più probabile valore della conservazione del paesaggio e di altri elementi utili per impostare strategie di sviluppo economico sostenibile delle comunità locali. Inoltre, alcune indicazioni sono state utilizzate per l’elaborazione di un modello di marketing strategico per la valorizzazione commerciale del vino “Armacia” Costa Viola I.G.T, ottenuto dalla vinificazione delle uve prodotte nei vigneti della Costa Viola (i cui proprietari sono riuniti nella cooperativa agricola “Enopolis”). I risultati della ricerca hanno supportato anche lo sviluppo del progetto dell’”Ecostrada del vino e dei sapori della Costa Viola”, recentemente approvata dall’amministrazione regionale.


 ICAR/08 - Scienza delle costruzioni
I contenuti scientifico-disciplinari sono costituiti da argomenti di meccanica deterministica e stocastica dei solidi, dei materiali, delle strutture, orientati alla soluzione di problemi di base delle costruzioni e, più in generale, delle strutture concernenti la risposta ad azioni sollecitanti, lâaffidabilità e sicurezza, lâottimizzazione. Le discipline caratterizzanti sono la scienza delle costruzioni, la dinamica, lâinstabilità delle strutture, la meccanica della frattura, il calcolo a rottura, la plasticità, la modellazione fisico-matematica, la meccanica computazionale, l'analisi sperimentale, l'identificazione strutturale. Tali discipline comprendono tematiche relative alla meccanica dell'interazione fra le strutture e l'ambiente fisico; alla meccanica di materiali e strutture non tradizionali; allo studio critico dei modelli comportamentali delle strutture anche in relazione al loro sviluppo storico ed alla lettura in chiave strutturale di manufatti storici e monumentali.
n. docenti afferenti:1

Aree tematiche

  1. Caratterizzazione Meccanica di Elementi Strutturali in Composito e Analisi al Limite di Collasso
    Questo tema di ricerca mira alla progettazione di elementi strutturali in composito sia attraverso una corretta determinazione dei parametri meccanici che caratterizzano il materiale, sia attraverso la definizione del carico al limite di collasso dell’elemento stesso.
    Gli studi condotti fanno riferimento ad elementi strutturali a matrice polimerica e fibre di carbonio prodotti con la tecnica della pultrusione. Lo studio, condotto in ambito elastico, mira alla caratterizzazione meccanica dei suddetti elementi strutturali attraverso adeguate campagne di prove sperimentali di laboratorio i cui risultati vengono utilizzati per calibrare un modello numerico agli EF. In tale ambito si cerca di fornire valide metodologie progettuali atte a soddisfare precise richieste e/o esigenze pervenute dall’industria. I suddetti elementi hanno infatti larga applicazione in ambito navale e aeronautico. Più che alla definizione di sofisticati modelli costitutivi, in grado di gestire il comportamento post-elastico di elementi in composito, si mira quindi, in una prima fase, alla corretta determinazione dei parametri fisico-meccanici dei materiali componenti l’elemento in composito la cui caratterizzazione meccanica avviene attraverso un approccio di tipo “micromeccanico”. Tale caratterizzazione fornisce utili e, a volte, indispensabili informazioni sia per la corretta progettazione sia, ovviamente, per una efficace tecnologia di produzione.
    Nello studio di elementi strutturali è di fondamentale importanza, da un punto di vista ingegneristico, la conoscenza del loro carico di collasso. I lavori sviluppati in questo ambito prendono spunto da alcune recenti formulazioni proposte in letteratura e mirate alla possibilità di determinare il carico al limite di collasso delle strutture per via numerica. Il metodo certamente più diffuso è quello noto come “Linear Matching Method” . Il contributo dato in questo settore è relativo alla generalizzazione di tale metodo, proposto in letteratura con riferimento a materiali elastici perfettamente plastici e gestiti da criteri di snervamento alla von Mises, al caso di materiali associativi ma con comportamento dipendente dalla pressione idrostatica e, inoltre, al caso di materiali granulari caratterizzati da un legame costitutivo di tipo non associativo. Più recentemente il metodo è stato esteso a materiali a comportamento anisotropo e che soddisfano il criterio di snervamento di Twai-WU.
  2. Metodi Numerici per l’Analisi Elastica Locale e Nonlocale in Campo Statico e Dinamico
    Tale tema di ricerca riguarda in generale l’applicazione di metodi numerici per l’analisi di diversi problemi strutturali sia in ambito statico che dinamico.
    Un primo ambito di ricerca è relativo all’analisi di continui non locali per i quali le relazioni costitutive sono espresse attraverso un integrale di convoluzione. Un approccio siffatto consente di fornire una descrizione macroscopica del continuo elastico secondo la quale la deformazione, e quindi la tensione, in un punto dipende da ciò che avviene in tutto un intorno del punto stesso; tale intorno costituisce, in pratica, una sfera di influenza all’interno della quale si manifestano fenomeni di tipo diffusivo. In questo ambito si è proposto e implementato un metodo, noto come metodo agli elementi finiti nonlocali (NL-FEM), per la risoluzione di problemi mono e bidimensionali. Il metodo si basa sull’ipotesi fondamentale che il comportamento nonlocale del materiale, governato da un modello costitutivo tipo quello proposto da Eringen, possa essere colto da un elemento finito ‘arricchito’, capace di interpretare gli effetti nonlocali indotti nell’elemento stesso dagli altri elementi della mesh. In pratica la matrice di rigidezza associata al suddetto elemento contiene informazioni provenienti da tutti gli EF della discretizzazione, ciascuno dei quali contribuisce con una matrice diretta e un gruppo di matrici incrociate che traducono le interazioni esistenti tra gli EF della discretizzazione assunta. Tale metodo è applicato con successo nell’analisi di elementi strutturali a comportamento nonlocale anche nel caso di materiali non omogenei.
    Un secondo ambito di ricerca ha riguardato l’analisi dinamica di ponti sospesi attraversati da veicoli ferroviari. L’obiettivo dei lavori concernenti è stato quello di mettere a punto un approccio alternativo alle procedure analitiche e agli elementi finiti comunemente adottate in letteratura, capace di fornire un buon compromesso tra accuratezza dei risultati e contenuto onere computazionale. La procedura di analisi proposta prevede che le equazioni del moto del cavo principale e dell’impalcato siano opportunamente discretizzate ed assemblate unitamente alle equazioni di equilibrio dei pendini. Per l’impalcato vengono utilizzate particolari autofunzioni tempo-dipendenti, calcolate tenendo conto delle masse viaggianti e dei pendini. Questi ultimi si suppongono incastrati all’interfaccia con il cavo, in accordo alla variante del “metodo di sintesi delle componenti modali” impiegata al fine di ridurre il numero di gradi di libertà del sistema strutturale composto.


 ICAR/09 - Tecnica delle costruzioni
I contenuti scientifico-disciplinari consistono nelle teorie e nelle tecniche rivolte sia alla concezione strutturale ed al dimensionamento di nuove costruzioni, sia alla verifica ed alla riabilitazione strutturale di quelle esistenti. Pertanto, comprendono le problematiche delle azioni sulle costruzioni e dei comportamenti che ne conseguono in funzione delle tipologie e delle morfologie, dei materiali e delle tecnologie, dell'interazione col terreno e con l'ambiente, dei modi e delle strategie d'uso e di controllo; le valutazioni di vulnerabilità, affidabilità, comfort, sicurezza e durabilità; i metodi e gli strumenti per la progettazione strutturale e la realizzazione di strutture; la sperimentazione, il collaudo, il monitoraggio delle costruzioni. Includono indagini storiche sul costruire, nonché verifiche di sicurezza e soluzioni d'intervento strutturale applicabili all'edilizia storica ed ai monumenti.
n. docenti afferenti:1


 ICAR/12 - Tecnologia dell'architettura
I contenuti scientifico-disciplinari riguardano le teorie, gli strumenti ed i metodi rivolti ad un'architettura sperimentale alle diverse scale, fondata sull'evoluzione degli usi insediativi, della concezione costruttiva e ambientale, nonché delle tecniche di trasformazione e manutenzione dell'ambiente costruito. Comprendono la storia e la cultura tecnologica della progettazione; lo studio dei materiali naturali e artificiali; la progettazione ambientale, degli elementi e dei sistemi; le tecnologie di progetto, di costruzione, di trasformazione e di manutenzione; l'innovazione di processo e l'organizzazione della produzione edilizia; le dinamiche esigenziali, gli aspetti prestazionali ed i controlli di qualità.
n. docenti afferenti:11

Aree tematiche

  1. Controllo e certificazione della qualità edilizia
    Le attività di ricerca sono rivolte alla definizione di linee guida per la messa a punto di procedure sperimentali per la validazione di sistemi di audit e l’affinamento metodologico degli strumenti esistenti.
    In particolare si opera nel campo dell’interpretazione delle norme e nella predisposizione di strumentazioni finalizzate ad una loro ottimale applicazione.
    Obiettivo è quello di contribuire alla diffusione di una pratica di diagnostica e alla valutazione e certificazione della qualità edilizia che ai temi propri della tecnica delle costruzioni unisca le variabili ambientali e quelle relative alla qualità complessiva dell’organismo edilizio (tipologico spaziale, ergonomico, fisico-tecnico, energetico, ecc.).
    A questi interessi, prettamante “qualitativi”, si uniscono quelli per gli ambiti procedurali, con riferimento all’ottimizzazione dei processi edilizi pubblici e delle convenzioni tra i molti soggetti che interagiscono in essi, nel rispetto dei nuovi obblighi legislativi (committenza/progettista/impresa, progettista/produzione/impresa, Committenza/progettista/utenza).
    I risultati di queste attività si propongono quali strumenti concreti di supporto ai progettisti e agli amministratori, su specifici problemi di nuova edificazione, del recupero e della riqualificazione, alla scala urbana ed edilizia. Si tratta di strumenti operativi caratterizzati dalla capacità di affrontare la complessità dello scenario di progetto attraverso la predisposizione di un unico quadro di codici di pratica, sistemi di protocolli diagnostici e valutativi, normative tecniche locali e indicazioni per una programmazione complessiva dell’intervento.
    E’ un’area tematica trasversale alle attività di tutto il settore ICAR 12, anche se è l’unità operativa STOA, coordinata dal prof Attilio Nesi, a trattarne con maggiore continuità, utilizzando finanziamenti di Ateneo, Nazionali (PRIN), comunitari e conto terzi.
  2. Controllo e produzione di informazioni tecniche
    Attività volte alla promozione di strumentazioni di accompagnamento per il controllo tecnico del progetto esecutivo, attraverso una rinnovata produzione e gestione dell’informazione tecnica su materiali e componenti dell’architettura.
    Queste attività rientrano nei compiti del LA.MA, Laboratorio Materiali per l’Architettura, che si configura come un organismo di servizio interno al Dipartimento, di supporto alla didattica e alla ricerca, con il funzionamento di differenti apparati, quali il laboratorio strumentale mobile, il centro documentazione materiali per l’architettura, con la banca dati informativa suddivisa per didattica e ricerca apparati, il centro prove e sperimentazioni per un uso innovativo dei materiali.
    Tali attività fanno ancora capo all’unità operativa STOA, che, per i temi del costruire sostenibile e del progetto ambientale, si avvale di tutti i gruppi di ricerca interni al SSD ICAR 12 e di docenti di altri settori.
    Sui temi del progetto sostenibile particolarmente orientato all’adozione di tecnologie a basso impatto e della sua comunicazione ed integrazione con l’architettura del progetto alla scala esecutiva, l’unità operativa TRESA svolge attività di laboratorio di tesi di laurea direttamente connesso ai temi di ricerca affrontati dai docenti e ricercatori presenti nel gruppo; rapporti nelle pubblicazioni e nelle ricerche RdB e di dottorato degli ultimi 3 anni.
    I ricercatori che operano in questo ambito tematico interagiscono, in termini generali e permanenti e su questioni specialistiche, con il mondo della produzione.
    Questa attività laboratoriale guarda strategicamente alla costruzione di una “agenzia dell’informazione”, capace di offrire un reale servizio al territorio dell’impresa e della progettazione, che produca azioni di coordinamento e filtro tra produttori di materiali e progettisti, a fronte d’informazioni che oggi passano direttamente dal produttore all’impresa.
    Ad oggi, sono stati utilizzati prevalentemente finanziamenti di Ateneo e PRIN.
  3. Rapporti edificio ambiente
    Si tratta di attività orientati ad indagare i temi dell’eco-efficienza e della certificazione di qualità nel settore dei servizi e dei settori produttivi.
    Le linee di ricerca in atto si riferiscono essenzialmente ai temi dell’analisi ambientale iniziale dei servizi nel settore produttivo, con particolare attenzione alla certificazione di qualità (EMAS, ISO 14000), per la validazione di sistemi di audit ambientale. Ancora, vengono svolte ricerche sui temi del controllo esigenziale dell’ambiente e della qualità urbana, per arrivare a strategie di minimizzazione dell’inquinamento di fondo delle città, anche attraverso indagini su “nuovi indicatori” di conformità ecologica e all’applicazione di tecnologie appropriate.
    L’area non trascura le prestazioni energetico/ambientali (degli edifici e dei processi) che, così come richiesto dalle norme (Dir. 2002/91 CE) sono diventate strategiche anche per le imprese del settore edilizio (LCA, EPD, IPP, ecc.).
    Si tratta di un’area tematica in cui l’approccio tecnico e tecnologico alla questione ambientale resta centrale e prioritario.
    Questo ambito è da tempo esplorato nel dipartimento dall’unità operativa APSIA, coordinata dalla prof. Maria Teresa Lucarelli, con importanti ricadute sulla didattica di terzo livello e in azioni di formazione all’interno delle PA.
    Sono utilizzati prevalentemente finanziamenti di Ateneo e comunitari.
  4. Recupero e riqualificazione ambientale
    Si tratta di un ambito tematico esplorato da due diverse angolazioni.
    La prima riguarda una consolidata esperienza di analisi e interpretazioni del territorio extra urbano, di proposte di riqualificazione e salvaguardia di ambiti naturali direttamente sottoposti ad estesi fenomeni di alterazione morfologica e di approfondimenti sulle relazioni tra caratteri dell’edificio e condizioni ambientali; interessandosi ai sistemi di controllo normativo, ai meccanismi procedurali, alle tecniche di controllo qualitativo del progetto.
    La seconda attiene ai temi del recupero ecologico e sociale dell’abitare, con particolare attenzione alle questioni del miglioramento dell’efficienza energetico-ambientale e della qualità sociale del costruito, con particolare attenzione al ruolo delle tecnologie adattive capaci di regolare i processi di formazione del progetto ambientale. Le linee di ricerca in atto, si indirizzano particolarmente allo studio delle tecnologie per la riduzione del peso ambientale degli insediamenti, con processi di aumento dell’autosostenibilità produttiva e sociale dell’abitare; al rtecupero energetico ed ambientale degli edifici, attraverso l’innovazione di componenti e tecniche a basso impatto; alla individuazione di processi partecipativi, statuti regolamentativi e pratiche d’intervento con il coinvolgimento dell’utenza.
    Al primo ambito dedica le sue attività l’unità operativa TEMENOS, coordinata dal prof. Rosario Giuffrè; del secondo ambito si interessa, invece, l’unità operativa TRESA, coordinata dal prof Adriano Paolella. Le azioni di ambedue le unità sono finalizzate o affiancate da attività di consulenza tecnica ad associazioni ed enti pubblici.

Pubblicazioni scelte:

  1. 2005. Massimo Lauria, Maria Azzalin, Building Pathology database and maintenance approach in a well defined contex: Calabrian Historical Centres, in: 10DBMC Durability of Building Materials and Components. LYON (France) 17-20 April 2005, LYON (France)
  2. 2006. Attilio Nesi, Massimo Lauria, Criteri e strumenti per la garanzia dell'affidabilità del prodotto intermedio in edilizia, in: V. Legnante (a cura di), Principi di affidabilità nella progettazione e nella costruzione. (vol. 1), ETS, PISA, p. 123-178, ISBN: 978-884671528-9
  3. 2007. Francesco Pastura, Cultura Tecnica e flussi In-formativi – L’Informazione Tecnica da strumento d’indagine a strumento di controllo, in: Valeria Tatano (a cura di), Dal Manuale al Web - Cultura Tecnica, informazione tecnica e produzione edilizia per il progetto d’architettura, Officina Edizioni, Roma
  4. 2004. Giuseppina Foti, I LUOGHI DELLA TRASFORMAZIONE. Metodologie conoscitive e tecnologie progettuali per l’ambiente, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ)
  5. 2006. Maria Teresa Lucarelli, L’Ambiente dell’organismo città. Strategie e sperimentazioni per una nuova qualità urbana, A-linea, Firenze
  6. 2006. Consuelo Nava, PAOLELLA A. (a cura di), La partecipazione Organica. Metodologie progettuali, Tecnologia ed esperienze, in: Atti del seminario ABITA sede di Reggio Calabria, Falzea, Reggio Calabria
  7. 2007. Corrado Trombetta, Nécessité fait vertu c’est-à-dire hypothèse de De-codifcation de l’architecture traditionnelle: le cas d’étude de l’intervention pilote dans laVille-oasis de Nefta auprès du Chott-el-Jerid, Tunisie, in: 1a Conferencia regional Euromediterránea. Actas del congreso. 1ère Conference regionale Euro-méditerranéenne. Present et Futur. Barcelona. 12-15 luglio 2007. (vol. 1), Col·legi d’Aparelladors i Arquitectes Tècni, Barcelona (E), p. 382-384, ISBN/ISSN: 84-87104-79-7
  8. 2004. Maria Teresa Lucarelli, Nuovi scenari per gli obbiettivi di sostenibilità in edilizia: il contributo del Management ambientale, Falzea, Reggio C.
  9. 2006. Adriano Paolella, NAVA C., Per una nuova “regola d’arte” negli interventi a basso impatto ambientale, in Teoria e pratica del costruire: saperi, strumenti, modelli, in: atti del Seminario internazionale, Dipartimento Architettura e Pianificazione Territoriale di Bologna - Fondazione Flaminia Ravenna, Edizioni Moderna, Ravenna
  10. 2007. Alberto De Capua, Percorsi informativi e percorsi di conoscenza negli interventi di recupero del patrimonio edilizio moderno, in: V. Tatano (a cura di) Dal Manuale al Web. Cultura Tecnica, Informazione Tecnica E Produzione Edilizia Nel Progetto Di Architettura, Officina, Roma
  11. 2005. Attilio Nesi, Francesco Bagnato, Progetto per incrementare la fruizione dei parchi naturali a fasce di cittadini deboli (vol. 1), Gangemi, ROMA, p. 224, ISBN: 884920872-3
  12. 2007. Attilio Nesi, Qualità dell'informazione e qualità del progetto, in: V. Tatano (a cura di), Dal manuale al Web., Officina, ROMA, p. 29-38, ISBN: 978886049027-8
  13. 2007. Martino Milardi, AA.VV., The Procura +. Manual. A Guide to Cost-Effective Sustainable Public Procurement, in: ICLEI, Local Government for Sustainibility, European Secretariat GmbH, Freiburg (D)
  14. 2004. Consuelo Nava, Vetro ed involucro: alternative progettuali e compatibilità ambientale dei sistemi costruttivi. Verifica con proposta di metodologia in casi tudio, in: Paolella A., Minucci R., (a cura), Cambiamenti climatici ed edilizia, Dossier WWF Italia - WWF R&P, ASSOVETRO, Edicomp, 2004


 ICAR/13 - Disegno industriale
I contenuti scientifico-disciplinari riguardano teorie e metodi, tecniche e strumenti del progetto del prodotto industriale â materiale, multimediale o virtuale â nei suoi caratteri produttivi, tecnologico- costruttivi,funzionali, formali e dâuso e nelle relazioni che esso instaura con il contesto spaziale ed ambientale e con quello dellâindustria e del mercato. La natura di tale prodotto (dai beni dâuso e strumentali ai beni di consumo e durevoli, agli artefatti comunicativi, relazionali, interattivi, alle strutture relazionali e di servizio) e la sua complessità (dai materiali e semilavorati ai beni intermedi, ai componenti, ai prodotti finali, fino ai sistemi integrati di prodotto, comunicazione, servizio) declinano altrettanti metodi e tecniche anche multimediali della progettazione come prassi interdisciplinare, che, interagendo con i diversi settori merceologici e produttivi, determinano ambiti di ricerca specifici in continua evoluzione.
n. docenti afferenti:2

Aree tematiche

  1. Design
    Gli aspetti connotanti sono incentrati su tre linee d’intervento:
    • CERAMIC & GLASS DESIGN/ per un Distretto della ceramica e del vetro:
    L’ipotesi-progetto di queste produzioni- ricerca prevede la costituzione di un Distretto della ceramica, dove alcune medie imprese possano interagire come patners. Il distretto, in questo caso caratterizzato da una concentrazione famosissima nel mondo di piccole aziende artigiane di tradizione secolare, sarebbe orientato verso per lo sviluppo di nuovi concept con terrecotte, ceramiche internamente ed esternamente decorate a mano e vetro.
    Caso rappresentativo è stato reso possibile dal lavoro condotto con la Caleca, Italia, SpA che ha fornito l’occasione di averla come patner in alcuni progetti e prototipi avviati successivamente. Tra questi si vedano le sperimentazioni e produzioni sopracitate in ceramica come: Button, il “Bottone”, prototipo di produzione sperimentale, che ha avuto persino un riconoscimento internazionale e “selezionato” nella sezione PROTOTIPI INDUSTRIALI IN CERAMICA al 7th International Ceramics Festival 2005 MINO JAPAN, Higasashi-Machi Tajimi-Shi Gifu-Japan, EXHIBITION PARK MINO july 1- august 31, 2005, oppure “Button whit glass”, o, ancora, “Spaghetti plate”, e, infine, “Up and down- plate & mug”. Diversi sono gli “ibridi” “Twin-Twinings” in ceramica e vetro, frutto di successive infornate, per il concorso Twinings 2004. E, soprattutto, il prototipo in ceramica riciclata e recuperata “cotto, biscotto di te” al concorso Rikrea Design Competition e vinto nel marzo del 2006.
    • DESIGN STRATEGICO:
    nello sviluppo di scenari, progetti, prototipi interfacciabili con aziende e ambientalmente sostenibili: orientato a formulazioni prototipali.
    • DESIGN PER IL NOMADE CONTEMPORANEO:
    Il design nelle potenzialità e nelle risorse imprenditoriali dell’area dello Stretto allo scopo di valutare la situazione attuale e di ipotizzare progetti dettagliati con una valutazione delle reali possibilità di sviluppo di figure professionali.

Pubblicazioni scelte:

  1. 2007. Cecilia Polidori, Design qualunque per luoghi qualunque, in: LuoghinonLuoghisuperLuoghi, Università di Reggio Calabria-Centro Stampa di Ateneo, Reggio C.
  2. 2007. Cecilia Polidori, Il design metaforico, Aton ed., Roma


 ICAR/14 - Composizione architettonica ed urbana
I contenuti scientifico-disciplinari si riferiscono al progetto architettonico, nella sua estensione dal dettaglio alla dimensione urbana, come processo e momento di sintesi. Si articolano in aspetti metodologici, concernenti le teorie della progettazione contemporanea; analitico-strumentali, per lo studio dei caratteri distributivi, tipologici, morfologici, linguistici dell'architettura e della città; compositivi, riguardanti la logica aggregativa e formale con cui l'organismo si definisce nei suoi elementi e parti e si relaziona col suo contesto; progettuali, per la soluzione di tematiche specifiche relative ad interventi ex novo o sul costruito.
n. docenti afferenti:14

Aree tematiche

  1. Il restauro del paesaggio in Calabria
    Cercare il paesaggio significa individuare un percorso conoscitivo e creativo attraverso il quale l'emozionante complessità stratificata dei paesaggi possa continuare a esistere.
    Per la Calabria nella dialettica tra occultamento dei centri interni e evidenza estrema dei centri sulle coste o ancora nel continuum artificiale dove convivono cultura agricola, tecnologia e sapere artigianale risiedono i termini preliminari per un restauro del paesaggio come punto d'incontro tra "natura e cultura".
  2. Il progetto dell'esistente e la città meridionale
    Reggio Calabria non uscirà dal suo isolamento se non comprenderà che l’idea samonaniana della Metropoli dello Stretto è l’unica strada percorribile. Tuttavia su questa scelta inevitabile getta un’ombra proprio il Mediterraneo il quale rende così piene di spirito identitario le città che popolano le sue rive da renderle incapaci di confluire in progetti comuni. Sarebbe allora necessario una preventiva critica del Mediterraneo, del mito e delle illusioni che non ha ancora finito di alimentare.
  3. Architettura e infrastrutture
    Gli aspetti teorici e pratici della questione Ponte, definiti attraverso una lettura dell’iconografia dello Stretto e una ricostruzione dei piani urbanistici di Giuseppe e Alberto Samonà conducono a un’indagine che, ponendo il Ponte sullo Stretto come manufatto in grado di sfidare l’esperienza che anima i luoghi che lo accoglieranno, individua nell’assetto urbanistico delle aree investite dall’opera il luogo problematico da esplorare nella prospettiva di un possibile restauro del paesaggio.
  4. Nuovi interni urbani per la città contemporanea
    I progetti insistono su un’area compresa tra il vecchio e il nuovo porto, la specifica collocazione richiama la necessità di operare nell’affermazione di nuove centralità della città, capaci di porsi come altrettanti punti di riferimento. Queste architetture, deputate ad accogliere servizi e spazi culturali, tendono a giustapporsi ad altre ragguardevoli emergenze urbane – il castello e la cinta muraria, i vari tessuti e i monumenti – attivando il sistema degli spazi pubblici che le separa.

Pubblicazioni scelte:

  1. 2004. Giuseppe Arcidiacono, DAL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA AGLI ARCHI DELLA MARINA DI CATANIA, in: Il progetto dell’abitare n.2, Falzea, Reggio C., p. 61-67, ISSN 1724 -7470
  2. 2006. Francesco Cardullo, Giuseppe ed Alberto Samonà e la Metropoli dello Stretto di Messina, Officina, Roma, p. 167
  3. 2005. Laura Thermes, Adriana Galbo, Marina Tornatora (a cura di), IL PROGETTO DELL’ESISTENTE E IL RESTAURO DEL PAESAGGIO IN CALABRIA. PROPOSTE PER PALMI, Iiriti editore, Reggio Calabria
  4. 2007. Laura Thermes, Ottavio Amaro, Marina Tornatora, IL PROGETTO DELL’ESISTENTE E IL RESTAURO DEL PAESAGGIO. PERMANENZE E TRASFORMAZIONI NEI PAESAGGI DI CUTRO, Iiriti, Reggio Calabria
  5. 2006. Laura Thermes, Marco Mannino, Laura Marino (a cura di), IL PROGETTO DELL’ESISTENTE. PAESAGGI URBANI E PAESAGGIO COSTIERO IN CALABRIA. RIPENSARE VIBO VALENTIA, Iiriti, Reggio Calabria
  6. 2006. Giuseppe Arcidiacono, IL RESTAURO DEL MODERNO, in: recuperoeconservazione n.72, deLettera, Milano, p. 40-45, ISSN 1826-4204
  7. 2007. Giuseppe Arcidiacono, IL RESTAURO DEL MODERNO E IL CASO-STUDIO FIERA DI MESSINA, in: E. Palazzotto (a cura di), Il progetto nel restauro del moderno, Quaderni Dottorato di ricerca Progettazione Architettonica n.6, L'epos, Palermo, p. 17-28, ISBN 978-88-8302-348-4
  8. 2006. Ottavio Amaro, Le fiumare della Calabria: da vasi linfatici a corpi morti, in: Piero Lo Sardo, Renato Nicolini, Rottamare il degrado: Calabria da rigenerare, Laruffa Ed., Reggio C.
  9. 2007. Gianfranco Neri, ORGANICO/RAZIONALE. IL NUOVO PAESAGGIO DELL’IMMAGINE, in: Antonello Monaco, a cura di, ORGANICO RAZIONALE, Gangemi, Roma, p. 34-35
  10. Laura Thermes, PROCURAR A PAISAGEM, in: “Arquitectura, paisagem e agua” n. 4, abril 2005, Lisboa, p. 74-85
  11. 2007. Gianfranco Neri, PROGETTI DI ARCHITETTURE PER LE COSTE DELLA CALABRIA. UNA SPERIMENTAZIONE UNIVERSITARIA, in: “Paesaggio Urbano” 5/2007, p. 84-89


 ICAR/18 - Storia dell'Architettura
I contenuti scientifico-disciplinari riguardano la storia delle attività edilizie e di altre attinenti alla formazione e trasformazione dell'ambiente (giardini, parchi, paesaggio, città, territorio), in rapporto al quadro politico, economico, sociale, culturale delle varie epoche; gli argomenti storici concernenti aspetti specifici di tali attività, dalla rappresentazione dello spazio architettonico alle tecniche edilizie; la storia del pensiero e delle teorie sull'architettura; lo studio critico dell'opera architettonica, esaminata nel suo contesto con riferimento alle cause, ai programmi ed all'uso, nelle sue modalità linguistiche e tecniche, nella sua realtà costruita, nei suoi significati.


 ICAR/19 - Restauro
I contenuti scientifico-disciplinari comprendono i fondamenti teorici della tutela dei valori culturali del costruito, visti anche nella loro evoluzione temporale; le ricerche per la comprensione delle opere nella loro consistenza figurale, materiale, costruttiva e nella loro complessità cronologica, nonchè per la diagnosi dei fenomeni di degrado, ai fini di decisioni sulle azioni di tutela; i metodi ed i processi per l'intervento conservativo a scala di edificio, monumento, resto archeologico, parco o giardino storico, centro storico, territorio e per il risanamento, la riqualificazione tecnologica, il consolidamento, la ristrutturazione degli edifici storici.


 ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbanistica
I contenuti scientifico-disciplinari investono l'analisi e la valutazione dei sistemi urbani e territoriali, esaminati nel loro contesto ambientale e nel quadro dei rischi naturali ed antropici cui sono soggetti e delle variabili socioeconomiche dalle quali sono influenzati; i modelli ed i metodi per l'identificazione dei caratteri qualificanti le diverse politiche di gestione e programmazione degli interventi, nonché per l'esplicitazione dei processi decisionali che ne governano gli effetti sull'evoluzione dei sistemi in oggetto; le tecniche per gli strumenti di pianificazione a tutte le scale.
n. docenti afferenti:1


 ICAR/21 - Urbanistica
I contenuti scientifico-disciplinari consistono nelle teorie e nelle prassi volte alla conoscenza ed alla progettazione della città e del territorio. In particolare riguardano la formazione e la trasformazione delle strutture organizzative e delle morfologie degli insediamenti umani; le relative problematiche d'interazione con l'ambiente naturale e con gli altri contesti; la definizione teorica degli apparati concettuali che sono propri del piano urbanistico; i metodi, gli strumenti e le pratiche di pianificazione fisica e di progettazione, recupero, riqualificazione e riordino degli insediamenti a tutte le scale.
n. docenti afferenti:3


 ING-IND/11 - Fisica tecnica ambientale
Il settore studia gli aspetti fondamentali ed applicativi della termofluidodinamica, della trasmissione del calore, dellâenergetica, dellâilluminazione e dellâacustica applicata sia negli ambiti dellâingegneria industriale, civile ed ambientale sia negli ambiti della pianificazione territoriale, dellâarchitettura e del disegno industriale. Nel settore trovano terreno di crescita le competenze riguardanti la fisica dellâambiente confinato (termofisica dellâedificio, termofluidodinamica ambientale, illuminotecnica, acustica ambientale), i condizionamenti ambientali per il benessere dellâuomo e la conservazione dei manufatti (comfort termico, qualità dellâaria, comfort visivo, comfort acustico, ergonomia dellâambiente confinato, conservazione dei beni artistici ed architettonici), le metodologie di analisi ambientale (tecniche di rilevamento ed elaborazione dei dati ambientali), le tecnologie passive ed i sistemi impiantistici per il soddisfacimento dei requisiti ambientali (climatizzazione, illuminazione ed acustica), la pianificazione energetica ed ambientale e la gestione dei servizi energetici a scala territoriale, urbana ed edilizia (uso razionale dellâenergia; fonti energetiche e tecnologie correlate; inquinamenti termici, atmosferici, luminosi ed acustici).
n. docenti afferenti:1

Aree tematiche

  1. La promozione di impianti eolici presso le pubbliche amministrazioni
    Il SSD ING-IND/11 sta svolgendo un'attività di ricerca inerente la promozione di impianti eolici presso gli Enti locali della Regione Calabria, con riferimento in particolare agli aspetti tecnici e amministrativi. Si evidenzia che è attualmente in corso un incarico da parte del Comune di Palizzi finalizzato a redigere uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto eolico all'interno dell'area comunale, di proprietà dell'amministrazione comunale. Il finanziamento del suddetto progetto è pari a € 18.000. Il gruppo di ricerca mira a dare visibilità nazionale e internazionale all’area tematica con pubblicazioni scientifiche. In tale contesto è stato recentemente inviato alla segreteria scientifica del Convegno ATI-Associazione Termotecnica Italiana, che avrà luogo nel mese di settembre 2008 a Palermo, il seguente manoscritto:
    Grippaldi V., Mistretta M., Nicoletti F. “Miglioramento dell’efficienza degli Usi Finali dell’Energia negli Edifici Pubblici”.
    Il presente lavoro, oltre a valutare gli aspetti delle vigenti direttive europee relative all’efficienza energetica degli edifici pubblici e l’efficienza degli usi finali dell’energia, illustra un approccio tecnico amministrativo semplice ed efficace per avviare dei programmi di miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici pubblici. A tal fine gli autori pongono l’attenzione sulla rilevanza del ruolo strategico assunto da un sistema integrato di monitoraggio energetico-ambientale e delle misure di pubblicità delle prestazioni energetiche conseguite. L’applicazione di un sistema siffatto consentirebbe di avviare una procedura normalizzata finalizzata al miglioramento del livello di efficienza energetica degli edifici pubblici e soprattutto di sostenere un processo di sensibilizzazione dei cittadini verso questo specifico tema.
  2. Applicazione della metodologia Life Cycle Assessment (LCA) nella determinazione delle prestazioni energetico-ambientali dei materiali edili
    Il SSD ING-IND/11 ha svolto un’attività di ricerca sull’applicazione della metodologia LCA per la valutazione delle prestazioni energetico-ambientali dei materiali edili, attività testimoniata da diverse pubblicazioni. Attualmente, la metodologia è in fase di applicazione alle fonti energetiche rinnovabili, con particolare riferimento alla biomassa derivante da specie arboree tipiche del patrimonio forestale calabrese e al fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
    In particolare, sono attualmente in studio i materiali isolanti termici. In proposito nell’ambito del PRIN 2007, è stata presentata una proposta di ricerca dal titolo:
    “Life Cycle Costing di materiali isolanti impiegati nel settore civile”
    Obiettivo della ricerca è quello di indagare su alcune tipologie di isolanti termici per l’edilizia ed applicare ad essi la metodologia del Life Cycle Costing per valutarne i costi economici e ambientali che hanno origine nelle diverse fasi del ciclo di vita, da quelli relativi alla fase di estrazione delle materie prime necessarie per la manifattura del prodotto fino a quelli legati all’utilizzo o alla fruizione da parte del consumatore e al post-consumo (trattamento, recupero, riuso/riciclaggio).
    Il progetto di ricerca si prefissa il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
    - valutare i risparmi economici generati dalla presenza dell’isolante e metterli in relazione con i rispettivi costi;
    - individuare in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto di maggiore costo, indirizzando produttori e progettisti verso tutte le soluzioni che inducano una riduzione del costo totale;
    - orientare la ricerca sulle soluzioni di minimo costo di ciclo di vita;
    - dare ai risultati ottenuti validità scientifica, fornendo dati dettagliati ed aggiornati relativi al contesto sia nazionale che internazionale.


 IUS/10 - Diritto amministrativo
I contenuti scientifico-disciplinari investono l'analisi e la valutazione dei sistemi urbani e territoriali, esaminati nel loro contesto ambientale e nel quadro dei rischi naturali ed antropici cui sono soggetti e delle variabili socioeconomiche dalle quali sono influenzati; i modelli ed i metodi per l'identificazione dei caratteri qualificanti le diverse politiche di gestione e programmazione degli interventi, nonché per l'esplicitazione dei processi decisionali che ne governano gli effetti sull'evoluzione dei sistemi in oggetto; le tecniche per gli strumenti di pianificazione a tutte le scale.
n. docenti afferenti:1


 M-FIL/04 - Estetica
Il settore accorpa e articola le competenze che intrecciano riflessione filosofica e pratiche delle arti, saperi delle differenti tradizioni artistiche e loro riformulazioni epistemiche, considerandoli dal punto di vista ermeneutico, storico filosofico, semiotico, retorico e stilistico.
n. docenti afferenti:1

Aree tematiche

  1. Estetica
    La ricerca di Ettore Rocca è concentrata su tre punti.
    I. Estetica e filosofia della religione a partire da Kierkegaard. Si è indagato il rapporto tra arte ed esperienza religiosa, il ruolo della percezione nell’esperienza religiosa, lo statuto del bisogno religioso tra i bisogni umani, per lo più attraverso interpretazioni degli scritti di Kierkegaard, di cui è studioso internazionalmente apprezzato.
    II. Estetica e architettura: per una filosofia del bisogno. È stato studiato il rapporto tra estetica e architettura nella modernità. Di fronte alla crisi attuale dell’estetica, ha formulato la proposta che l’estetica possa ripensarsi come filosofia del bisogno, trovando proprio nell’architettura un referente privilegiato.
    III. Filosofia del paesaggio. Criticando l’identificazione del paesaggio con il luogo o l’opera d’arte, ha proposto di comprendere il paesaggio nella sua differenza – e nello stesso tempo nel suo rapporto – alle nozioni di natura, città, opera d’arte. Di qui si è motivata l’indissolubilità tra questione estetica ed etica nel paesaggio.
    E' stato componente di due PRIN (2003-04 e 2005-06) coordinati dall’Università di Venezia, ed è componente dal 2007 del progetto di ricerca internazionale “Sensibility and Transcendence”, dell’Università di Oslo. Consulente scientifico della nuova edizione critica delle opere di Kierkegaard: Søren Kierkegaards Skrifter.
    E' stato invitato a 10 convegni internazionali, 7 all’estero (Parigi, Cracovia, Teheran, Copenaghen [3], Klarskov) 3 in Italia (Roma, Ravenna, Vercelli); ha tenuto lezioni presso università estere (Monaco di Baviera, Copenaghen [6]) e italiane (Pisa, Milano).
    L’attività scientifica si è espressa in 21 pubblicazioni, di cui 5 in lingue straniere (tedesco, inglese, danese, polacco).

Pubblicazioni scelte:

  1. 2007. Ettore Rocca, U. Regina (a cura di), Kierkegaard contemporaneo. Ripresa, pentimento, perdono, Morcelliana, Brescia, p. 275
  2. 2004. Ettore Rocca, Tra estetica e teologia. Studi kierkegaardiani, ETS, Pisa, p. 216

 
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